La morte di Ermengarda (Adelchi) di Alessandro Manzoni
Non so perché, ma questi versi che son detti dal coro nell'atto IV della tragedia dell'Adelchi di Alessandro Manzoni, sin dalla prima volta che li lessi, molti molti anni fa, suscitarono in me, e continuano a farlo, immagini di profonda serenità pur nel contesto della morte.
Oggi li ho riletti attentamente ed ho risentito ancora più fortemente quelle sensazioni di gioventù.
Ho riportato in calce le annotazioni che figurano nel terzo tomo di "Problemi e scrittori della letteratura italiana" di Aldo Giudice e Giovanni Bruno edito da Paravia.
Sparsa le trecce morbide
Sull’affannoso petto,
lenta le palme, e rorida
di morte il bianco aspetto,
giace la pia, col tremolo
sguardo cercando il ciel.
s'innalza una preghiera:
calata in su la gelida
fronte, una man leggiera
sulla pupilla cerula
stende l'estremo vel.
Sgombra , o gentil, dall'ansia
mente i terrestri ardori ;
leva all'Eterno un candido
pensier d'offerta , e muori:
fuor della vita è il termine
del lungo tuo martir .
Tal della mesta, immobile
era quaggiuso il fato :
sempre un obblio di chiedere
che le saria negato ;
e al Dio de' Santi ascendere,
santa del suo patir.
Ahi! nelle insonni tenebre ,
pei claustri solitari,
tra il canto delle vergini
ai supplicati altari,
sempre al pensier tornavano
gl'ìrrevocatì dì ;
quando ancor cara , improvida
d'un avvenir mal fido,
ebbra spirò22 le vivide
aure del Franco lido,
e tra le nuore saliche
invidiata uscì :
quando da un poggio aereo ,
il biondo crin gemmata,
vedea nel pian discorrere
la caccia aflaccendata ",
e sulle sciolte redini
chino il chiomato sir ;
e dietro a lui la furia
de' corridor fumanti;
e lo sbandarsi, e il rapido
e dai tentati triboli
l'irto cinghiale uscir;
e la battuta polvere
rigar di sangue, colto
dal regio stral: la tenera
alle donzelle il volto
volgea repente, pallida
d'amabile terror.
Oh Mosa errante !
oh tepidi lavacri d'Aquisgrano!
ove, deposta l'orrida
maglia , il guerrier sovrano
scendea del campo a tergere
il nobile sudor!
Come rugiada al cespite
dell'erba inaridita,
fresca negli arsi calami
fa rifluir la vita ,
che verdi ancor risorgono
nel temperato albor:
tale al pensier, cui l'empia
virtù d'amor fatica,
discende il refrigerio
d'una parola amica ,
e il cor diverte ai placidi
gaudii d'un altro amor.
Ma come il sol che reduce
l'erta infocata ascende ,
e con la vampa assidua
l'immobil aura incende,
risorti appena i gracili
steli riarde al suol :
ratto. così dal tenue
obblio torna immortale
l'amor sopito, e l'anima
impaurita assale.
e le svïate immagini
richiama al noto duol ,
Sgombra, o gentil, dall'ansia
mente i terrestri ardori;
leva all'eterno un candido
pensier d'offerta, e muori:
nel suoI che dee la tenera
tua spoglia ricoprir,
altre infelici dormono ,
che il duol consunse ;
orbate spose dal brando;e vergini
indarno fidanzate;
madri che i nati videro
trafitti impallidir.
Te dalla rea progenie
degli oppressor discesa ,
cui fu prodezza il numero,
cui fu ragion l'offesa ,
e dritto il sangue , e gloria
il non aver pietà,
te collocò la provida
sventura in fra gli oppressi:
muori compianta e placida.
scendi a dormir con essi:
alle incolpate63 ceneri
nessuno insulterà.
Muori; e la faccia esanime
si ricomponga in pace;
com'era allor che improvida
d'un avvenir fallace.
lievi pensier virginei
solo pingea . Così
dalle squarciate nuvole
si svolge il sol cadente,
e, dietro il monte, imporpora
il trepido occidente ,
al pio colono augurio
di più sereno dì.
1 sparsa, ecc. Con le trecce sparse.
2 affannoso: scosso dal respiro affannoso dell’agonia
3 lenta le palme: con le mani abbandonate (sul letto)
4 rorida... aspetto: col pallido volto (aspetto) bagnato (rorida) dal sudore della morte
5 la pia: Ermengarda
6. il compianto: il lamento delle suore che le sono accanto.
7. gelida: ormai fredda per la morte.
8. stende ... vel: chiude le palpebre, per sempre.
9. Sgombra: allontana.
10. dall'ansia mente: dall'animo tormentato.
11 i terrestri ardori: le passioni terrene, l'amore per Carlo Magno.
12. pensier d'offerta: offri a Dio la tua sofferenza.
13. fuor ._ martir: la fine del tuo martirio è fuori della vita, cioè nella morte.
14. Tal ... il fato: questo era quaggiù, sulla terra, l'immutabile destino della povera infelice.
15. sempre ... negato: di chiedere l'oblio, che però le sarebbe stato sempre rifiutato (dell'amore per il marito e dei giorni felici passati con lui).
16. insonni tenebre: notti in cui non riusciva a prendere sonno.
17. claustrl: i chiostri del convento.
18. gl'ìrrevocatì dì: i giorni felici, che non sarebbero mai più tornati. Il poeta ora rievoca tre gioiosi ricordi del passato: il giorno delle nozze, la caccia e il ritorno del marito dalla battaglia.
19. cara: a Carlo Magno.
20. improvida: lontana dal prevedere.
21. ebbra: di gioia.
22. spirò: respirò.
23. nuore: giovani spose.
24. saliche: franche.
25. invidiata uscì: giunse, da tutti invidiata perché sposa di Carlo.
26. da un poggio aereo: dalla cima di un'altura
27. la caccia affaccendata: i cacciatori affannati'
28. il chiomato sir: il re Carlo, dai lunghi capelli:
29. la furia: il galoppo furioso.
30. corridor: cavalli.
31. e lo ... ansanti: e i cani anelanti che si sbandano e rapidamente ritornano sui propri passi,
32. dai tentati. triboli: dai cespugli frugati, messi sotto sopra dai cani
33. pallida ... terror: impallidendo alla vista del sangue che la riempie di terrore, indice di delicatezza d'animo,
34. Oh Mosa errante: la Mosa, dal corso tortuoso, bagna Aquisgrana, ove si trovavano bagni termali (tepidi Iavacri).
35. l'orrida maglia: la terribile maglia di ferro.
36. nobile: perché causato dalle nobili imprese guerresche.
31. cespite: zolla.
33. fresca ... vita: fa ritornare fresca la vita negli steli arsi dal sole.
39. nel temperato albor: nel tenue chiarore dell'alba.
40 al pensier _. amica: il refrigerio di una parola amica scende nel pensiero tormentato da una terrena (empia) passione d'amore.
41 e il cor diverte: e volge il cuore.
42. d'un altro amor: l'amore divino.
43. reduce: ritornando nel cielo.
44. l'erta ... ascende: sale l'infuocata volta celeste,
45. vampa assidua: continuo calore.
46 risorti .,. al suol: riarde (brucia nuovamente) al suolo i deboli steli appena risorti.
47. ratto: rapido, subito.
48. dal tenue obblio: dal breve oblio.
49. Immoetale: inestinguibile.
50. impaurita: sgomenta per la forza di quella ardente passione.
51. e le ... duol: e richiama al solito, noto dolore le immagini amorose per breve tempo sviate. allontanate. Sono tra le espressioni più intense e drammatiche di tutta la letteratura romantica intorno al tema tipicamente romantico dell'amore infelice che affligge il cuore come una forza suprema e titanica.
52. dormono: sono sepolte, in pace.
53. il duol consunse: il dolore consumò, portandole a morte.
54. orbate ... dal brando: spose, cui la spada uccise il marito.
55. indarno: invano, perché i loro fidanzati furono uccisi.
56. Te: complemento oggetto di « la provida sventura collocò».
57. dalla rea ... discesa: discendente dalla crudele razza degli oppressori Longobardi.
58. cui ... il numero: per i quali il numero fu prodezza, cioè furono valorosi solo perché numerosi.
59. cui ... l'offesa: per i quali fu legge l'offesa, cioè non agirono seconde giustizia ma con violenza,
60. e ... il sangue: e fu diritto macchiarsi del sangue altrui.
61.provvlda: la sventura è un dono della Provvidenza.
62. placida: serena.
63. incolpate: innocenti.
64. Iievì ... pingea: rifletteva sola delicati, puri penslerl, ingenue speranze di fellcità:.
65. si svolge: si scioglie, si libera, esce.
66. imporpora ... occidente: fa rosseggiare a cccidente il cielo, ancora mosso da qualche nuvola.
67. al pio colono: al fiducioso contadino.