La morte di Ermengarda (Adelchi) di Alessandro Manzoni

Publié le par antonio

 

     Non so perché, ma questi versi che son detti dal coro nell'atto IV della tragedia dell'Adelchi di Alessandro Manzoni, sin dalla prima volta che li lessi, molti molti anni fa, suscitarono in me, e continuano a farlo, immagini di profonda serenità pur nel contesto della morte.

      Oggi li ho riletti attentamente ed ho risentito ancora più fortemente quelle sensazioni di gioventù.

     Ho riportato in calce le annotazioni che figurano nel terzo tomo di "Problemi e scrittori della letteratura italiana" di Aldo Giudice e Giovanni Bruno edito da Paravia.

 

  Sparsa le trecce morbide

Sull’affannoso petto,

lenta le palme, e rorida

di morte il bianco aspetto,

giace la pia, col tremolo

sguardo cercando il ciel.

 

  Cessa il compianto : unanime Antico convento femminile longobardo oggi museo a Brescia

s'innalza una preghiera:

calata in su la gelida

fronte, una man leggiera

sulla pupilla cerula

stende l'estremo vel.

 

  Sgombra , o gentil, dall'ansia

mente i terrestri ardori ;

leva all'Eterno un candido

pensier d'offerta , e muori:

fuor della vita è il termine

del lungo tuo martir .

 

  Tal della mesta, immobile

era quaggiuso il fato :

sempre un obblio di chiedere

che le saria negato ;

e al Dio de' Santi ascendere,

santa del suo patir.

 

  Ahi! nelle insonni tenebre ,

pei claustri solitari,

tra il canto delle vergini

ai supplicati altari,

sempre al pensier tornavano

gl'ìrrevocatì dì ;

 

  quando ancor cara , improvida  

d'un avvenir mal fido,

ebbra  spirò22 le vivide

aure del Franco lido,

e tra le nuore  saliche  

invidiata uscì :

 

  quando da un poggio aereo ,

il biondo crin gemmata,

vedea nel pian discorrere

la caccia aflaccendata ",

e sulle sciolte redini

chino il chiomato sir ;

 

  e dietro a lui la furia  

de' corridor fumanti;

e lo sbandarsi, e il rapido

redir dei veltri ansanti ; Alessandro Manzoni by Molteni

e dai tentati triboli  

l'irto cinghiale uscir;

 

  e la battuta polvere

rigar di sangue, colto

dal regio stral: la tenera

alle donzelle il volto

volgea repente, pallida

d'amabile terror.

 

  Oh Mosa errante !

oh tepidi lavacri d'Aquisgrano!

ove, deposta l'orrida

maglia , il guerrier sovrano

scendea del campo a tergere

il nobile sudor!

 

  Come rugiada al cespite  

dell'erba inaridita,

fresca negli arsi calami

fa rifluir la vita ,

che verdi ancor risorgono

nel temperato albor:

 

  tale al pensier, cui l'empia

virtù d'amor fatica,

discende il refrigerio

d'una parola amica ,

e il cor diverte ai placidi

gaudii d'un altro amor.

 

  Ma come il sol che reduce  

l'erta infocata ascende ,

e con la vampa assidua

l'immobil aura incende,

risorti appena i gracili

steli riarde al suol :

 

  ratto. così dal tenue

obblio torna immortale  

l'amor sopito, e l'anima

impaurita  assale.

e le svïate immagini

richiama al noto duol ,

 

  Sgombra, o gentil, dall'ansia

mente i terrestri ardori;

leva all'eterno un candido

pensier d'offerta, e muori:

nel suoI che dee la tenera

tua spoglia ricoprir,

 

  altre infelici dormono ,

che il duol consunse ;

orbate spose dal brando;e vergini

indarno  fidanzate;

madri che i nati videro

trafitti impallidir.

 

  Te dalla rea progenie

degli oppressor discesa ,

cui fu prodezza il numero,

cui fu ragion l'offesa ,

e dritto il sangue , e gloria

il non aver pietà,

 

  te collocò la provida  

sventura in fra gli oppressi:

muori compianta e placida.

scendi a dormir con essi:

alle incolpate63 ceneri

nessuno insulterà.

 

  Muori; e la faccia esanime

si ricomponga in pace;

com'era allor che improvida

d'un avvenir fallace.

lievi pensier virginei

solo pingea . Così

 

  dalle squarciate nuvole

si svolge  il sol cadente,

e, dietro il monte, imporpora

il trepido occidente ,

al pio colono augurio

di più sereno dì.

 

 

 

 

1 sparsa, ecc. Con le trecce sparse.

2 affannoso: scosso dal respiro affannoso dell’agonia

3 lenta le palme: con le mani abbandonate (sul letto)

4 rorida... aspetto: col pallido volto (aspetto) bagnato (rorida) dal sudore della morte

5 la pia: Ermengarda

6. il compianto: il lamento delle suore che le so­no accanto.

7. gelida: ormai fredda per la morte.

8. stende ... vel: chiude le palpebre, per sempre.

9. Sgombra: allontana.

10. dall'ansia mente: dall'animo tormentato.

11 i terrestri ardori: le passioni terrene, l'amore per Carlo Magno.

12. pensier d'offerta: offri a Dio la tua sofferenza.

13. fuor ._ martir: la fine del tuo martirio è fuori della vita, cioè nella morte.

14. Tal ... il fato: questo era quaggiù, sulla terra, l'immutabile destino della povera infelice.

15. sempre ... negato: di chiedere l'oblio, che però le sarebbe stato sempre rifiutato (dell'amore per il marito e dei giorni felici passati con lui).

16. insonni tenebre: notti in cui non riusciva a prendere sonno.

17. claustrl: i chiostri del convento.

18. gl'ìrrevocatì dì: i giorni felici, che non sareb­bero mai più tornati. Il poeta ora rievoca tre gioiosi ricordi del passato: il giorno delle nozze, la caccia e il ritorno del marito dalla battaglia.

19. cara: a Carlo Magno.

20. improvida: lontana dal prevedere.

21. ebbra: di gioia.

22. spirò: respirò.

23. nuore: giovani spose.

24. saliche: franche.

25. invidiata uscì: giunse, da tutti invidiata per­ché sposa di Carlo.

26. da un poggio aereo: dalla cima di un'altura

27. la caccia affaccendata: i cacciatori affannati'

28. il chiomato sir: il re Carlo, dai lunghi capelli:

29. la furia: il galoppo furioso.

30. corridor: cavalli.

31. e lo ... ansanti: e i cani anelanti che si sbanda­no e rapidamente ritornano sui propri passi,

32. dai tentati. triboli: dai cespugli frugati, messi sotto sopra dai cani

33. pallida ... terror: impallidendo alla vista del sangue che la riempie di terrore, indice di delica­tezza d'animo,

 34. Oh Mosa errante: la Mosa, dal corso tortuoso, bagna Aquisgrana, ove si trovavano bagni terma­li (tepidi Iavacri).

35. l'orrida maglia: la terribile maglia di ferro.

36. nobile: perché causato dalle nobili imprese guerresche.

31. cespite: zolla.

33. fresca ... vita: fa ritornare fresca la vita negli steli arsi dal sole.

39. nel temperato albor: nel tenue chiarore dell'al­ba.

40 al pensier _. amica: il refrigerio di una parola amica scende nel pensiero tormentato da una ter­rena (empia) passione d'amore.

41 e il cor diverte: e volge il cuore.

42. d'un altro amor: l'amore divino.

43. reduce: ritornando nel cielo.

44. l'erta ... ascende: sale l'infuocata volta celeste,

45. vampa assidua: continuo calore.

46 risorti .,. al suol: riarde (brucia nuovamente) al suolo i deboli steli appena risorti.

47. ratto: rapido, subito.

48. dal tenue obblio: dal breve oblio.

49. Immoetale: inestinguibile.

50. impaurita: sgomenta per la forza di quella ardente passione.

51. e le ... duol: e richiama al solito, noto dolore le immagini amorose per breve tempo sviate. allon­tanate. Sono tra le espressioni più intense e dram­matiche di tutta la letteratura romantica intorno al tema tipicamente romantico dell'amore infelice che affligge il cuore come una forza suprema e ti­tanica.

52. dormono: sono sepolte, in pace.

53. il duol consunse: il dolore consumò, portando­le a morte.

54. orbate ... dal brando: spose, cui la spada ucci­se il marito.

55. indarno: invano, perché i loro fidanzati furono uccisi.

56. Te: complemento oggetto di « la provida sven­tura collocò».

57. dalla rea ... discesa: discendente dalla crudele razza degli oppressori Longobardi.

58. cui ... il numero: per i quali il numero fu pro­dezza, cioè furono valorosi solo perché numerosi.

59. cui ... l'offesa: per i quali fu legge l'offesa, cioè non agirono seconde giustizia ma con violenza,

60. e ... il sangue: e fu diritto macchiarsi del san­gue altrui.

61.provvlda: la sventura è un dono della Provvidenza.

62. placida: serena.

63. incolpate: innocenti.

64. Iievì ... pingea: rifletteva sola delicati, puri penslerl, ingenue speranze di fellcità:.

65. si svolge: si scioglie, si libera, esce.

66. imporpora ... occidente: fa rosseggiare a ccci­dente il cielo, ancora mosso da qualche nuvola.

67. al pio colono: al fiducioso contadino.

Publié dans POESIE

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R
<br /> Bello,però!<br />
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F
<br /> Bonjour Antonio<br /> <br /> <br /> Je te souhaite un samedi douceur<br /> <br /> <br /> Frieda<br />
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